Vae victis è una locuzione latina che letteralmente significa Guai ai
vinti. È divenuta proverbiale in molte culture e viene più
frequentemente utilizzata come amaro commento dinanzi a una crudele
sopraffazione o a un beffardo accanimento di chi ha di fronte un
avversario non più in grado di difendersi.
È in una situazione di ossessione psicologica che i detectives Dave Carter ed Erik Hangover si muovono, in una Chicago anni ’30 in mano ad Al Capone. Ma l’arresto del mafioso è l’ultimo dei loro pensieri, perché la loro vita è un sogno dentro il sogno e le ossessioni sessuali sono di quanto più difficile e terribile da affrontare… soprattutto quando la donna che ti fa uscire pazzo è morta. Prefazione di Dario Tonani |
Nel mondo le cose sono cambiate.
C’è stata l’Apocalisse zombie, ma non è quello il problema principale per i sopravvissuti, o perlomeno non lo è più! In una Milano post apocalittica, Mary e Shelley, le due indomite protagoniste, cercano di ricostruire la propria vita in una società di zombie redivivi vegani, che schifano gli esseri viventi e li trattano alla stregua di galoppini. Mary e Shelley torneranno così a lavorare nel campo dell’editoria, presso la Zombie Press, rinata dalle ceneri di una grande e nota casa editrice italiana, come redattrici per scrittori vivi e non morti. Ma nonostante la pace sia apparente, e il pericolo passato, lavorare gomito a gomito con gli zombie non è semplice, non quando gli umani sono obbligati a vivere nei ghetti e il timore che la situazione possa ulteriormente degenerare inizia a diventare una triste e pericolosa realtà. |
Moira è alla ricerca di Madeline, la sorella a lungo perduta da cui fu
separata in giovane età. Le sue ricerche la portano nella parte infelice
dell’Inghilterra, nel Collegio per Giovinette Saint Mary, dove assume
il ruolo di insegnante.
Una volta lì assiste impotente allo scempio con cui vengono trattate le giovani che vi soggiornano, un orrore sottile orchestrato da suore crudeli e vittime inconsapevoli. Molte, infatti, sono le bambine scomparse nel nulla. Si ritroverà a dipanare il fitto mistero che avvolge la scomparsa della sorella e a vivere la cruda realtà di un Collegio inglese. |
Un omaggio romantico a "L'uomo bicentenario" di Isaac Asimov.
Edgar è un robot piuttosto particolare. Lord Thompson è colui che lo ha disgraziatamente comprato, cercando di fare di lui un maggiordomo, ma non tutto va come deve fra i due. Soprattutto le pulizie. Romanzo breve di genere steampunk a tematica omoerotica, è ambientato in una Londra vittoriana diversa da come la conosciamo, tra carrozze elettriche e governanti mutanti. E Dio non è mai quel che sembra. |
Londra, 1897. I morti si risvegliano dalle loro tombe, assalendo chiunque capiti loro a tiro e cibandosi di carne umana. In questo quadro di terrore, Sherlock Holmes e il dottor John Watson si ritrovano asserragliati nella Torre di Londra insieme alle loro nemesi: James Moriarty e Sebastian Moran. A far loro compagnia il fratello del celebre investigatore, Mycroft Holmes e William Bell, il biologo che sta cercando di scoprire di più su quanto accaduto.
Uniti nel comune intento di portare a casa la pelle sana e salva, i quattro difendono la Torre con ogni mezzo, ma i morti viventi non sono ciondolanti esseri senza cervello e riescono a sfondare le loro difese. |
Londra, Diciannovesimo Secolo. Anni del regno vittoriano. Un'epoca corrosa dal precoce sviluppo della tecnologia, mutazioni e curiose entità. È su questo sfondo che si muovono i protagonisti di un tradimento che ferisce senza pietà. È al suono di infiniti scatti di lancette d'orologio che muovono le loro vite, attimo dopo attimo, alla ricerca del piacere sì, ma anche dell'intesa. Con mutazioni tentacolari e braccia meccaniche da conservare si cerca anche di trovare il momento perfetto per l'unione. Infine la dominazione, l'attimo esasperato di originali personaggi che cercano di provare sensazioni estreme per metterle nero su bianco, facendolo con una dominatrice mutante che esplorerà con lascivia i sentimenti, in originali sedute psichiatriche in anni molto distanti dal presente.
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Fanfiction: al pari dell'Anello di Sauron, solo il nome fa tramare gli
autori più famosi e irritare quelli meno noti.
Un viaggio nell'allucinato mondo dei fan, quello che gli sceneggiatori di serie tv nutrono a colpi di scena, ovvero l'arte di rovinare qualunque opera letteraria e non, ma anche di creare coesione, passione e spesso eccellenti prodotti letterari in barba a chi li vede solo come un mero esercizio di penna. |
Prendete un vampiro millenario, ma non particolarmente intelligente e un procuratore della Repubblica con un passato decisamente biblico e fuori dal comune. Aggiungete una spolverata di M/M e di trash allo stato puro. Blasfemia quanto basta.
Bite Hard non è un romanzo serio. Non è un esercizio di stile, un romanzo di formazione o un intricato intreccio narrativo. Bite Hard è un libro trash, e come tale va considerato. O crack, se siete avvezzi a terminologie di strada. Scritto per far ridere, ecco che cos'è. Un coacervo di citazioni a citazioni dentro le citazioni. C'è di tutto qua dentro, insieme al sesso gay, la blasfemia e il linguaggio volgare: c'è Tarantino, Vampiri la Masquerade, Alien, Mulan, Angel Sanctuary e soprattutto c'è Dogma, insieme a una miriade di altre cose. Il paradiso del nerd medio. |
Sergej Lebedev è studente del Conservatorio Statale di Mosca. Uscito per una passeggiata al celebre Gorkij Park, incontrerà Aleksandr Smirnov e i suoi odiosi compagni.
In tre momenti distinti della sua esistenza, Sergej narra in prima persona la complicata relazione con il coetaneo Aleksandr, dall’incontro fino all’unione e la fine. |